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    EFFETTI DELLA MEDITAZIONE

    4 anni ago · · 0 comments

    EFFETTI DELLA MEDITAZIONE

    La meditazione offre molteplici benefici sia a livello fisico che mentale sull’intero organismo umano e ciò è stato dimostrato anche dai recenti studi scientifici.

    I vantaggi della meditazione sono stati riscontrati ad esempio nel miglioramento dell’attività cardiovascolare: secondo una ricerca pubblicata su “Circulation: Cardiovascular quality and outcomes”, coloro che praticavano quotidianamente la meditazione vipassana avevano il quarantotto per cento in meno di possibilità di essere colpiti da un attacco di cuore o da un ictus, rispetto a coloro che avevano frequentato un corso di educazione alla salute durato cinque anni dove venivano presi in considerazione dieta ed esercizio fisico.

    Non solo, è stato anche dimostrato che l’attività del meditare favorisce il tono dell’umore e della neuroplasticità, ovvero della connettività neuronale, riducendo le diverse sintomatologie dei disturbi mentali ad esse associati.
    Anche molteplici disturbi correlati allo stress come ad esempio l’ipertensione, l’ansia, l’insonnia o il diabete e l’artrite reumatoide vengono ridotti grazie alla meditazione.

    Esistono pratiche di rilassamento mente-corpo millenarie che si sono dimostrate efficaci come la meditazione trascendentale, lo yoga, il tai chi, il qi gong e alcune preghiere rituali e pratiche più recenti e altrettanto valide come il rilassamento muscolare progressivo, il biofeedback e la mindfulness.

    In un recente lavoro pubblicato sulla rivista “Plos One” sono stati studiati i geni la cui espressione è modulata da diverse pratiche di rilassamento, come lo yoga, la preghiera rituale, la meditazione o il biofeedback: i risultati dimostravano per la prima volta che l’elicitazione di una risposta di rilassamento, soprattutto in coloro che utilizzano da molti anni pratiche di rilassamento, riduce lo stress e promuove il benessere attraverso un migliore utilizzo e produzione di energia da parte delle cellule dei nostri tessuti.

    Curiosamente, queste modificazioni sembrerebbero indipendenti dalle tecniche di rilassamento praticate.

    La meditazione avrebbe altresì la capacità di ridurre il dolore, infatti secondo uno studio condotto da un gruppo di ricercatori americani è emersa una riduzione della percezione dolorifica quantificata tra il quaranta e il novantatré per cento durante la meditazione, accompagnata da una diminuzione di circa il cinquantasette per cento della percezione soggettiva di fastidio e dispiacere conseguente alla sofferenza.

    Recentemente è anche stato sperimentato da un gruppo di ricercatori dell’università di Monaco in Germania che la meditazione Zen ha notevoli effetti sulla capacità di apprendimento, dimostrando che la “semplice” attenzione consapevole sulle proprie sensazioni tattili è in grado di modificare le soglie percettive e l’acuità sensoriale, agendo sui meccanismi di apprendimento sensomotorio.

    Infine grazie alle tecniche di meditazione, è possibile diventare più compassionevoli e più gentili verso il prossimo, ovvero la compassione sembra poter essere migliorata con l’allenamento e la pratica.

    Un nuovo studio condotto dai ricercatori della University of Wisconsin-Madison mostra che addestrando un gruppo di giovani adulti alla meditazione compassionevole, un’antica tecnica buddhista per accrescere il senso di accudimento per le persone che soffrono, è effettivamente possibile sostenere questa disposizione nei soggetti. Secondo Davidson, nelle scuole la formazione alla compassione e alla gentilezza sarebbe in grado di aiutare i bambini a imparare ad essere in sintonia con le proprie emozioni e con quelle degli altri, portando alla diminuzione del fenomeno del bullismo, o anche aiutare le persone che hanno ansia sociale e comportamento antisociale.

    Altri recenti studi hanno dimostrato che la meditazione è pure in grado di potenziare lo sviluppo del pensiero creativo, di ridurre l’ansia e lo stress, di diminuire la stanchezza.

    Per concludere possiamo affermare che la meditazione possiede un potenziale enorme che attualmente non viene ancora sfruttato nel migliore dei modi, ma credo che i tempi siano maturi per fare il salto di qualità per cominciare a promuoverla in ogni aspetto della società, da quello salutare a quello scolastico, famigliare e lavorativo.

    La nuova era ha bisogno di più meditazione per tutti, speriamo che diventi la medicina del nuovo millennio.

    L’EQUAZIONE OLISTICA

    4 anni ago · · 0 comments

    L’EQUAZIONE OLISTICA

    Dopo essermi catapultato nell’universo olistico ed aver successivamente vissuto numerose esperienze, testato molteplici tecniche ed altrettanti operatori, mi sono fatto una personale idea di questo mondo samsarico spirituale che rientra nel macro insieme della New Age.

    Quello che ho potuto constatare è che ogni tecnica olistica possiede già di per sè un suo potenziale realizzativo e questo deriva in buona parte dal livello spirituale di chi l’ha inventata, ovvero più il maestro che l’ha ideata è avanti nel percorso e più la tecnica ha un potenziale grado di efficacia maggiore.

    Prendiamo per esempio le meditazioni del buddhismo tibetano, alcune delle quali hanno più di un millennio alle spalle di tradizione e di maestri illuminati che hanno continuato a trasmetterle ai loro discepoli fino ai giorni nostri. Ovviamente più la pratica risulta essere profonda e trasformativa, maggiore dovrà essere la comprensione del praticante per poterla realizzare e trasmettere.

    Ecco, è bene specificare che la maggior parte delle tecniche olistiche non derivano da maestri realizzati o illuminati, bensì nel migliore dei casi da sensitivi e ricercatori della verità, che solitamente non hanno dedicato gran parte della loro vita a profondi ritiri meditativi o ad una sincera ricerca introspettiva, ma si sono affidati ad intuizioni che hanno poi elaborato con anni di esperienza, oppure più semplicemente hanno scopiazzato e semplificato pratiche orientali ben più complesse per confezionarle in prodotti di business.

    Oltre al grado di efficacia della tecnica che abbiamo visto essere basilare, non di secondaria importanza vi è la preparazione, l’esperienza ed il livello di equilibrio psichico e di evoluzione spirituale raggiunto dell’operatore olistico: non di rado si trovano in giro improbabili operatori che dopo aver svolto un corso di formazione di un week end, si improvvisano a svolgere dei trattamenti senza aver mai lavorato in precedenza su se stessi, oppure nonostante anni di esperienza alle spalle mostrano squilibri mentali maggiori dei loro stessi clienti, cosa ancora peggiore.
    Personalmente in ogni trattamento che eseguo è insita la millenaria disciplina buddhista che fa parte integrante della mia vita, le cui pratiche provenendo da esseri realizzati assumono un potenziale trasformativo ancora più grande, come nel Reiki dove utilizzo il Buddha della Medicina ed il suo mantra, nella cristalloterapia dove uso un mantra di purificazione e ovviamente in “Nutri i tuoi demoni” che deriva direttamente dalla pratica buddhista del Chod, dove l’efficacia è supportata dai ritiri e della pratica buddhista che porto avanti giornalmente.
    Inoltre va detto che ogni operatore olistico possiede in partenza un bagaglio karmico di talenti e di capacità che possono essere sviluppate durante il percorso di vita e di crescita spirituale e ovviamente influiscono sull’efficacia dei trattamenti che svolgono.
    Infine tengo a sottolineare come qualsiasi trattamento risulti essere efficace solamente in proporzione alla volontà ed alla predisposizione del ricevente a voler cambiare, che è indissolubilmente connessa al legame si viene a creare con l’operatore (fiducia, grado di empatia, ascolto attivo, connessione karmica etc.).

    Per questo motivo ritengo che una buona scuola counseling possa divenire il miglior percorso integrativo per riuscire ad instaurare quel rapporto di fiducia con il cliente basato sulle qualità appena descritte, in grado di migliorare la riuscita di qualsiasi trattamento.

    Per cercare di rendere il concetto più semplice e diretto sono giunto a codificare quest’equazione:

    ET = PT LSO EA STC VR

    Dove ET rappresenta l’efficacia trattamento, PT il potenziale della tecnica dovuto al livello spirituale raggiunto dall’ideatore, LSO il livello psicospirituale raggiunto dall’operatore, EA l’esperienza acquisita dall’operatore, STC lo sviluppo dei talenti e delle capacità dell’operatore e dove VR è la volontà del ricevente, inserita appositamente per ultima poiché risulta essere la chiave di tutto, senza questo fattore nessun trattamento è in grado di funzionare.

    VIBRAZIONE, VOCALIZZAZIONI E MANTRA

    4 anni ago · · 0 comments

    VIBRAZIONE, VOCALIZZAZIONI E MANTRA

    Da sempre il suono ricopre un ruolo importante per la sensorialità umana.

    Nei testi sacri delle antiche religioni si fa spesso riferimento al potere della parola e del suono come nel caso della Bibbia o dei Veda (antichi testi sacri Indù).  Anche nelle tradizioni storiche dei popoli come gli egizi e gli indiani d’America si narrano leggende legate al potere della voce e del canto, mentre per finire vanno ricordati i mantra utilizzati nel buddhismo tibetano, vocalizzazioni vibratorie legate alle meditazioni sugli Ydam (divinità archetipiche).

    La parola parlata o cantata è dunque da sempre considerata uno mezzo che ci avvicina al divino e che può essere utilizzata in forma di preghiera come strumento di creazione e auto-guarigione, aiutandoci ad elevare il nostro stato di coscienza.

    Ogni suono che ascoltiamo, sia esso prodotto dalla voce umana, da uno strumento musicale o da un’altra sorgente, si compone infatti di specifiche vibrazioni che hanno la proprietà di espandersi in alcune particolari zone del nostro corpo grazie al principio fisico della risonanza, influenzando così il flusso delle energie vitali ed il sistema nervoso.

    La risonanza agisce in tutte le dimensioni dell’universo, dal più piccolo atomo alla galassia più grande e si manifesta su vari livelli (sonoro, elettromagnetico, nucleare e gravitazionale).

    In particolare per comprendere questo fenomeno da un punto di vista esclusivamente sonoro è nata la cimatica, una scienza che studia come i suoni influenzano l’acqua e di conseguenza come agiscono sulle cellule del corpo umano.

    È interessante citare il famoso esperimento di Masaru Emoto, il quale sottoponendo l’acqua a diverse tipologie di musiche, ha notato che si creavano in corrispondenza di ognuna dei reticoli cristallini differenti, dimostrando appunto come le frequenze e le vibrazioni possano influenzare la materia.

    Nelle meditazioni con i cristalli oltre alla visualizzazione per colore, corrispondente all’apertura dei vari chakra principali, andremo ad utilizzare simultaneamente anche la vocalizzazione vibratoria per potenziarne l’effetto e favorirne l’apertura energetica, prima di posizionare le pietre sul corpo del ricevente.

    Perché la vocalizzazione sia efficace, occorre portare la vibrazione corporea in corrispondenza della zona dove risiede il chakra sul quale vogliamo agire, di conseguenza dobbiamo ascoltarci per cercare di capire se la zona del corpo che stiamo facendo vibrare corrisponde effettivamente a quel determinato chakra, mentre stiamo visualizzando la luce agire su quel punto.

    Per la vocalizzazione è possibile utilizzare una qualsiasi vocale a disposizione senza nessun particolare problema, ma essendo di tradizione buddhista preferisco pronunciare dei mantra, che possiedono già delle energie archetipiche in grado di aumentarne il potere, poiché nel mio caso sono connesso con il rifugio nei tre gioielli (Buddha, Dharma e Sangha) e li utilizzo spesso nelle pratiche quotidiane.

    Il termine “mantra” significa in sanscrito “pensiero che libera e guarisce” e svolge la sua funzione anche attraverso la semplice ripetizione mentale, ma raggiunge il massimo della sua efficacia se recitato o cantato, abbinando così il potere del pensiero a quello del suono.

    Nella tradizione tibetana troviamo decine di mantra, ciascuno dei quali è collegato ad una particolare forma di energia illuminata come per esempio l’energia della compassione, della saggezza, della protezione etc.

    Taluni sono costituiti da singole sillabe mentre altri da molteplici sillabe, come il mantra più famoso e più pronunciato in oriente “Om Mani Peme Hum“ dove si dice che ogni sillaba agisca su una delle sei emozioni disturbanti.

    Nella lingua sanscrita ogni mantra ha un suo particolare significato, anche se non è ritenuto di fondamentale importanza, poiché viene dato maggiore rilievo alla qualità della vibrazione sonora che esso produce.

    È proprio questo aspetto che rende un mantra uno strumento universale, la cui valenza prescinde da lingua, religione e cultura di chi lo pronuncia.

    MEDITAZIONE ANIMALE LUCE E OMBRA

    4 anni ago · · 0 comments

    MEDITAZIONE ANIMALE LUCE E OMBRA

    La pratica meditativa dell’animale luce e dell’animale ombra è una tecnica di visualizzazione guidata, che sfrutta le proiezioni della parte oscura del nostro inconscio e del suo lato luminoso, allo scopo di sciogliere i blocchi psicofisici che sono l’origine delle nostre sofferenze, favorendo lo sviluppo dei talenti sopiti in ognuno di noi.

    Si tratta di una meditazione introspettiva molto efficace che ci permette di lavorare sulla parte buia della nostra mente, sfruttando le potenzialità della parte luminosa, in modo da permetterci di comprendere le cause più profonde dei nostri disagi e di trasformarle.

    L’animale ombra rappresenta il nostro lato più oscuro e sofferente e racchiude tutte quelle energie “negative” che sperimentiamo ogni giorno come la paura, la malattia, la depressione, l’ansia, i traumi, le difficoltà relazionali e la dipendenza e necessita di essere nutrita e trasformata per riottenere un nuovo equilibrio ed una serenità maggiore. Se continuiamo a lottare contro tutto ciò che rappresenta questo animale, finiamo per esserne lentamente prosciugati e sconfitti. Il solo modo per ottenere la vittoria finale è quello di comprendere, trasformare ed integrare queste energie nel nostro flusso mentale.

    Una volta trasformata e liberata l’energia condensata nel blocco, abbiamo la possibilità di richiamare il nostro animale luce.

    L’animale luce rappresenta invece il nostro lato più luminoso, che attinge alle qualità ed i talenti presenti già nel nostro nucleo divino, in grado di aiutarci a superare gli ostacoli che si presentano sul nostro percorso evolutivo per raggiungere la realizzazione. È colui che ci può guidare lungo questa strada impervia e che ci fornisce l’energia necessaria per riconoscere e sviluppare le nostre risorse illuminate.